Acquedotto la Nave
L'Acquedotto la Nave è situato a Castellaro e attraversa il Rio Ginestra. È un importante monumento storico del territorio salese. La sua attuale fisionomia pare sia dovuta a Ranuccio I Farnese.
E' stato costruito per poter irrigare i campi più in alto di Sala, su un preesistente acquedotto del XIII secolo. Pare che negli anni '80 esistesse ancora una indicazione turistica che lo segnalava. Per quanto riguarda la Nave, il primo “grido d'allarme” è stato lanciato dal periodico “PER LA VAL BAGANZA 1984” curato dal Centro Studi Valbaganza: il titolo dell'articolo* parla di “autodistruzione” della Nave e alcune foto mostrano l'allora stato di conservazione.
*A forza di dibattiti su chi deve intervenire, un bel giorno non ci resterà che piangere sulle loro rovine. I privati non hanno la forza economica per provvedervi, i pubblici amministratori affermano che su proprietà privata non di possano fare spese pubbliche. Chi ne fa invece le spese sono i monumenti che sono condannati a perire. Sarebbe come se, difronte ad un disoccupato gravemente ammalato, i medici si chiedessero: " prima di tutto vediamo a cosa servirà quest'uomo, poi lo cureremo".
Oratorio Santa Vergine
|
Sorge in collina in un boschetto di castagni in località S.Vitale di Baganza ed è conosciuto anche con il nome di “Oratorio del Castellaro” per la presenza in loco di un castello. Eretto verso il 1620, sorge sui resti di un preesistente edificio religioso, già esistente prima del 1230.
Oggetto del culto è l’affresco seicentesco posto dietro l’altare maggiore della chiesa, raffigurante la Madonna col Bambino attribuito all’Abate Peroni. Il dipinto è incorniciato entro un ovale di legno dorato. L’edificio attuale, semplice ed elegante ad una sola navata, è stato ricostruito sotto ordine del parroco di San Vitale: don Giuseppe Lucchi, cui l'oratorio è affidato. Durante i lavori si scoprì che l'oratorio non poggiava sul terreno, ma era stato costruito sopra un vano sottostante dove si trovava un piccolo foro; dentro c'era una cripta vera e propria. Il sacello lungo 7,50 m e largo 3,85 m, è a volta ribassata in pietrame comune che al centro ha un' altezza di 2,10 m. Al centro della volta si nota il resto di un rozzo gancio di ferro al quale doveva essere sospesa una lampada. L'oratorio fu solennemente benedetto il 12 settembre 1716. |
|